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Domenica 26 giugno, alla Locanda Delle Tre Chiavi a Isera, si è svolto l'incontro pubblico dal titolo "Le ferite dell'Africa - Le resposabilità dell'Europa. Analisi, prospettive, impegni" con l'on. Mario Raffaelli. L'incontro è stato organizzato dal Cantiere dell'Ospitalità in collaborazione con la nostra Associazione.
 
 
 
 
                                 
 
 
 
 
Mario Raffaelli può vantare una lunga esperienza diplomatica nei Paesi africani che sarà una risorsa preziosa per Amref, fondazione per la medicina e la ricerca che dal 1957 gestisce progetti di sviluppo sanitario, prevenzione ed educazione alla salute nel continente africano. Il 63enne trentino prende il posto di Ilaria Borletti come nuovo presidente di Amref (la Borletti diventa presidente onorario). Raffaelli è stato sottosegretario agli Affari Esteri per il continente fra il 1983 e il 1989, capo mediatore del processo di pace in Mozambico tra il 1990 e il 1992 e inviato speciale del Governo per il Corno d'Africa (2003-2008). Tra gli altri incarichi, si conta anche quello di presidente della Conferenza di pace per il Nagorno-Karabak, la regione caucasica oggetto di contesa tra Armenia e Azerbaigian.
 
Il rapporto di Raffaelli con Amref, come ha raccontato lui stesso, è iniziato nel 2005 in Kenya (dove la fondazione è nata):
"Mi convince soprattutto il suo approccio non pietistico ai problemi dell’Africa, che ritengo fondamentale insieme al coinvolgimento diretto della popolazione e delle professionalità locali", ha spiegato il nuovo presidente. Per Amref il radicamento nell'identità del continente, soprattutto attraverso la formazione del personale locale, è un requisito essenziale.  Attualmente la fondazione impiega 800 persone, delle quali il 97% africane. Al momento sono 140 i progetti portati avanti in sei Paesi: Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sudan, Tanzania e Uganda. A livello internazionale Amref è articolata in 12 sedi, delle quali due in Italia: a Roma e Milano.