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A cura di Pierluigi Zanivan

Il contesto economico-sociale in breve

L’India è, dopo la Cina, il secondo paese più popoloso del pianeta con una popolazione stimata di 1,1 miliardi di persone (circa il 17% della popolazione mondiale).

L’aspettativa di vita è di 61 anni mentre il tasso di crescita della popolazione si attesta sull’1,38 % annuo, con 22 nascite ogni 1000 abitanti. L’indice di mortalità infantile è di 78 ogni mille nati (contro l’1,6 per mille registrato recentemente in Trentino). Si calcola che oltre 25-30 milioni di indiani siano affetti da gravi deficienze uditive. Quasi il 76% della popolazione risiede in zone rurali, anche se negli ultimi decenni la migrazione verso le città più grandi ha portato ad un drammatico aumento della popolazione urbana, con gli inevitabili problemi sociali ed ambientali. Il tasso di alfabetizzazione è del 64,8%.

Anche se l’economia indiana è cresciuta costantemente nel corso degli ultimi due decenni, la sua crescita è stata irregolare e diseguale tra le diverse classi sociali, tra le regioni geografiche e tra le zone urbane e rurali: la distribuzione della ricchezza vede il 10% della popolazione possedere il 33% della ricchezza e malgrado i significativi progressi economici, un quarto della popolazione si trova sotto la soglia di povertà, individuata dal governo indiano in 0,40 Dollari americani/giorno.